Nata e cresciuta in Svizzera, a Sion, riceve sin da bambina la passione per la pittura da suo padre, il pittore Augusto Gianesini. Nel 2002 si trasferisce a Roma dove studia e si confronta con artisti provenienti da diversi paesi e scuole d’arte e con i quali prosegue il suo percorso pittorico. Olio, pastelli, acquerelli, carboncino e luminescenza, tutte le tecniche la attraggono. La ricerca della luce e del movimento è sempre alla base delle sue opere, una costante nella sua arte è cercare di catturare e trasmettere la luce ancora prima che rappresentare il soggetto stesso. Lavora sia a studio che en plein air, a Roma e in Svizzera, in città e nella natura per lei fonte infinita di ispirazione.
Partire da un’immagine, sia che la si veda con gli occhi o con la mente sia che la si cerchi nel mare delle nostre esperienze passate o presenti. Trovare un punto dal quale partire, non solo per raccontarsi ma anche per ritrovarsi, per riflettere. Partire da un punto, da una situazione, da un ricordo, da un augurio, da una speranza per (ri)costruire noi stessi e ciò che ci circonda.
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SPENSIERATEZZA - Marianna Porcaro per Il giornale “Off”
Un titolo che è, in sé stesso, un invito a perdersi. Un elogio alla leggerezza. Ritornare bambini. Riconoscersi e incontrarsi nella purezza dei gesti. Il gioco come momento di confronto, unione, ricerca, presenza dell’altro, condivisione. La danza come metafora di libertà. Ma anche un modo per riscoprirsi adulti con i capelli al vento in enormi campi di grano. Spazi aperti, quiete e indeterminatezza. L’equilibrio di un’interiorità agitata contrapposta ad un placido mondo esterno, uno sguardo che si affaccia al reale attraverso punti di fuga. L’identità della sua pittura passa attraverso i ricordi ma entra dentro i luoghi. I luoghi come punti di massima espressione della cultura e dell’arte. Ci descrive stati d’animo e percorsi, lasciandoci in atmosfere sognanti e magiche di diversi scorci della sua città. Ispirata da Caravaggio e Vermeer per la luce. Si emoziona con Hopper e i paesaggi americani. Il disegno è per Sandra unafinestra sul mondo. La stessa finestra dalla quale da bambina osservava le luci e si faceva catturare dalle ombre. Lei e la sua matita nera dentro il foglio bianco della curiosità.